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Imprese della vita

Sentieri Underground #61
Imprese della vita

42 anni di sviluppo, la sceneggiatura riscritta 300 volte, 120 milioni di dollari di budget investiti direttamente dal patrimonio personale del regista, dall’Antica Roma del progetto iniziale alla città avveniristica dei quello finale: l’uscita in sala di Megalopolis di Francis Ford Coppola è lo spunto perfetto per raccogliere in questo percorso alcune tra le più roboanti imprese produttive che hanno segnato la Storia del cinema.
Abbiamo scelto di dividerle in 3 categorie: Imprese della vita, Costi proibitivi e Imprese estreme.

Imprese della vita

Imprese della vita raccoglie quei film diventati un’ossessione per il loro regista.
Spesso la loro lavorazione ha richiesto svariate decine d’anni per vedere la luce, come i 30 anni che ha impiegato Phil Tippet per dare vita al suo pazzo dio, o hanno costretto i loro registi a grossi sacrifici, come Abdellatif Kechiche che si è venduto una Palma d’Oro per autofinanziarsi il (mastodontico) progetto successivo.
La loro esistenza testimonia una vera e propria vittoria in una lotta contro i mulini a vento.

Mektoub, My Love: Canto Uno di Abdellatif Kechiche, 2013 → D3449
Mad God di Phil Tippet, 2021 → D4629
L’uomo che uccise Don Chisciotte di Terry Gilliam, 2018 → D3597
The Tree of Life di Terrence Malick, 2011 → P1969
Fitzcarraldo di Werner Herzog, 1982 → D0187
Un sogno lungo un giorno di Francis Ford Coppola, 1981 → D4815
Storia di Marie e Julien di Jacques Rivette, 2003 → D1139

Costi proibitivi

Costi proibitivi raccoglie quei film diventati un nuovo traguardo in termini investimento economico produttivo.
Lo illustrano bene i 350 milioni di dollari di Avatar: La via dell’acqua, ma anche i 100 (o 200) milioni di franchi de Gli Amanti del Pont-Neuf, divenuto a suo tempo il film francese più costoso della storia del suo Paese, e lo fanno altrettanto bene i 180 milioni di euro di Valerian e la città dei mille pianeti che hanno segnato la produzione indipendente più costosa mai realizzata fino al 2017.
La loro esistenza testimonia quanto si può spendere (e non necessariamente sempre incassare).

Avatar: La via dell’acqua di James Cameron, 2022 → D4817
Valerian e la città dei mille pianeti di Luc Besson, 2017 → D3515
Gli amanti del Pont-Neuf di Leos Carax, 1991 → D3851/G
Cloud Atlas di Lana Wachowski, Andy Wachowski, Tom Tykwer, 2012 → P2706
Ran di Akira Kurosawa, 1985 → D4738
Cabiria di Giovanni Pastrone, 1914 → OD626
Cleopatra di Joseph L. Mankiewicz, 1963 → D4816

Imprese estreme

Imprese estreme raccoglie quei film girati in condizioni estreme, che hanno messo a dura prova il loro regista, i loro interpreti, la loro troupe.
Ne sono prova la clausura in monastero certosino di Philip Gröning per Il grande silenzio, le interviste agli assassini artefici del genocidio indonesinao di Joshua Oppenheimer per The Act of Killing e The Look of Silence e le “frattaglie” di pellicola trovata in giro, scaduta, comprata al mercato nero da Roberto Rossellini per Roma città aperta.
La loro esistenza testimonia quanto si può rischiare non solo la salute ma perfino la vita pur di portare a termine il girato.

The Act of Killing di Joshua Oppenheimer, 2012 → D4813
The Look of Silence di Joshua Oppenheimer, 2014 → D2779
Il grande silenzio di Philip Gröning, 2005 → D0845
Il male non esiste di Mohammad Rasoulof, 2020 → D4814
Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini, 1975 → P0468/D
Aguirre, furore di Dio di Werner Herzog, 1972 → MA017
Roma città aperta di Roberto Rossellini, 1945 → D0822

Segnali di fumo

Marvels di Kurt Busiek, Alex Ross → FUM0163/0260

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