Centro Histórico
Il film Centro Histórico ha aperto nel novembre 2012 in prima mondiale, la sezione CinemaXXI, la nuova linea di programma che il Festival Internazionale del Film di Roma dedica all’esplorazione delle nuove correnti e dei nuovi linguaggi del cinema mondiale.
Centro Histórico è un film a quattro voci, realizzato nell’ambito dei progetti sviluppati per “Guimarães 2012 Capitale Europea della Cultura”. La prima parte, dal titolo “O Tasqueiro”, è scritta e diretta da Aki Kaurismäki. Il regista finlandese ha firmato pellicole come Leningrad Cowboys Go America, L’uomo senza passato (Gran premio della giuria a Cannes nel 2002), Le luci della sera e Miracolo a Le Havre, e ritrova in “O Tasqueiro” atmosfere ed elementi stilistici che evocano i suoi precedenti lavori, narrando con delicatezza un giorno nella vita di un barista solitario del centro storico di Guimarães.
Il secondo segmento di Centro Histórico, “Lamento da Vida Jovem”, è stato affidato a Pedro Costa, autore di Ossos (premiato a Venezia nel 1997 per la migliore fotografia), Nella stanza di Vanda (in Concorso al Festival di Locarno nel 2000) e Memories realizzato con Eugène Green (premio speciale della giuria al Festival di Locarno del 2007). Nella parte da lui scritta e diretta, il regista portoghese ripropone la figura del capoverdiano Ventura, già protagonista di Juventude em Marcha, nello spazio surrealista di un ascensore che diventa un luogo di confronto con la memoria.
Victor Erice – il regista de Lo spirito dell’alveare, El sur e El sol del membrillo, premiato dalla critica al Festival di Cannes – ha invece scritto e diretto il segmento “Vidros Partidos”, nel quale mostra i locali della ex fabbrica di filatura e tessitura di Rio Vizela, una delle più grandi industrie tessili in Europa, fondata nella metà del XIX secolo e chiusa nel 2002. Erice raccoglie, con la sensibilità che contraddistingue tutti i suoi film, le testimonianze degli ex dipendenti della fabbrica, prendendo atto dei cambiamenti di una classe industriale che sta scomparendo.
Manoel de Oliveira ha scritto e diretto l’episodio conclusivo “O Conquistador, Conquistado”. L’opera dell’ultracentenario regista, considerato il più importante cineasta portoghese vivente e uno degli autori più significativi della storia del cinema mondiale, attraversa l’intero Novecento, da Douro, lavoro fluviale del 1931 ai grandi successi degli anni ottanta e novanta (Le soulier de satin, La valle del peccato, e Viaggio al principio del mondo, per citarne alcuni) e arriva fino ai giorni nostri con opere come Singolarità di una ragazza bionda e O estrahno caso de Angélica. Nel suo intervento in Centro Histórico, de Oliveira racconta con ironia di una nuova “conquista”, ovvero quella del centro storico di Guimarães ad opera di un gruppo di turisti.
Centro Histórico
Mentre facevamo un giro attraverso la moderna Guimarães, città fondatrice del Portogallo, ci siamo chiesti: “Che storie ha da raccontarci?”. La risposta a questa domanda proviene dalle voci di quattro filmmakers con visioni uniche del cinema, Aki Kaurismäki, Pedro Costa, Victor Erice e Manoel de Oliveira, che insieme hanno partecipato alla realizzazione del film. Le cose non sono quello che sembrano inizialmente: le dimensioni multiple della storia si generano sia dalla realtà che dalla finzione.
Il film sarà introdotto da:
INCONTRO CON IL PUBBLICO APPASSIONATO DI CINEMA
“QUALE FUTURO PER IL CINEMA del Friuli Venezia Giulia?”
Gianni Torrenti Candidato del PD alle elezioni regionali in conversazione con Piero Colussi (consigliere regionale uscente, primo firmatario LR 21/2006), Andrea Magnani (Associazione Giovani Produttori Cinematografici), Marta Pasqualini (Associazione Lavoratori Audiovisivo FVG), Federico Poilucci (FVG Film Commission), Nicoletta Romeo (Alpe Adria Cinema – Trieste Film Festival), Daniele Terzoli (La Cappella Underground).
Giovedì 18 aprile ore 19.00
Teatro Miela