FILM OUTLET 2012
L’ARTE DI VINCERE | |
Mercoledì 21 marzo 2012 | 19.00+21.30 |
Quando al termine di una buona stagione il general manager Billy Beane degli Oakland Athletics si vede portar via i suoi tre migliori giocatori, la loro sostituzione diventa impossibile, soprattutto con i pochissimi soldi a disposizione. Peter Brand, giovane laureato in economia, però, gli dimostra come si possa costruire una squadra vincente basandosi sulle statistiche invece che sui nomi altisonanti. All’inizio le cose non sembrano funzionare, ma pian piano il “sistema” messo in piedi da Beane Brand comincia a dare frutti insperati…
di Bennett Miller
USA, 2011, col., 126’, versione originale sott. it.
con Brad Pitt, Jonah Hill, Robin Wright, Philip Seymour Hoffman, Chris Pratt
di Tomas Alfredson
GB, Fra, Ger, 2011, col., 127’, v.o. sott. it.
Gary Oldman, Kathy Burke, Benedict Cumberbatch, David Dencik, Colin Firth
LA TALPA | |
Mercoledì 28 marzo 2012 | 19.00+21.30 |
Londra, 1973. Control, il capo del servizio segreto inglese, è costretto alle dimissioni in seguito all’insuccesso di una missione segreta in Ungheria, durante la quale ha perso la copertura e la vita l’agente speciale Prideaux. Con Control se ne va a casa anche il fido George Smiley, salvo poi venir convocato dal sottogretario governativo e riassunto in segreto. Il suo compito sarà scoprire l’identità di una talpa filosovietica, che agisce da anni all’interno del ristretto numero degli agenti del Circus: quattro uomini che Control ha soprannominato lo Stagnaio, il Sarto, il Soldato e il Povero.
MIRACOLO A LA HAVRE | |
Mercoledì 12 aprile 2012 | 19.00+21.30 |
Aki Kaurismäki è un piccolo miracolo del cinema. Con un paradosso felice, virtuoso, perché “piccolo” si coniuga con grande. Perché lui non ha bisogno di 3D, effetti speciali, impatti di horror, animazione, violenza, battute da (pseudo) commedia italiana. Semplicemente gli bastano esseri umani che fanno piccole cose, che con lui diventano grandi cose. Il concetto vale anche per le storie, che da piccole diventano grandi. Appunto. E trasforma l’apparentemente banale in profondità di significati e poetiche. Questa è una lettura generale del cinema del regista finlandese, dalla quale tutto può partire come movimento centrifugo, e intorno alla quale si possono applicare tante definizioni e concetti, come “reale, minimale, verità” ai quali puoi opporre “mistico, surreale, grottesco”. E tutto andrebbe bene, tutto sarebbe legittimo e difendibile, ma non arriveresti mai alla comprensione finale. Un po’ la vicenda di Achille e la tartaruga, l’avvicina, l’avvicina, e non la raggiunge mai. È la grandezza di Aki Kaurismäki. E poi c’è il tempo. Perfeziono: l’atemporalità. Anche qui la lettura può essere critica&filosofica, perché un’opera vera vale sempre nel tempo. E poi c’è un altro concetto, detto in tutta efficacia e semplicità: il fumo e l’arrosto. In Kaurismäki non c’è fumo, è tutto arrosto. […]
di Aki Kaurismäki
Fin/Fra/Ger, 2011, 93’, v.o. sott. it.
André Wilms, Kati Outinen, Jean-Pierre Darroussin
di Alexander Payne
USA, 2011, col., 110’
con George Clooney, Shailene Woodley, Beau Bridges
PARADISO AMARO | |
Mercoledì 18 aprile 2012 | 19.00+21.30 |
Difficile individuare la primogenitura dei cliché cinematografici. Per esempio: è Alexander Payne che ha indirizzato il cinema indipendente americano verso certi codici o è il cinema indipendente americano ad aver fornito pedissequi modelli a Payne? Paradiso amaro, vedendo il bicchiere mezzo vuoto, obbedisce supino ad alcune parole d’ordine quasi ossessive del cinema e della letteratura Usa degli ultimi anni: le famiglie sbilenche, le figlie sboccate e ribelli, i padri inadatti, il viaggio interno al territorio con funzione riparatoria, l’adulterio come detonatore, e così via. Da Little Miss Sunshine a American Life, da Juno a Il calamaro e la balena – solo per citare i più noti in Italia (ma di titoli passati al Sundance Film Festival ce ne sarebbero a decine) – il fiorire di famiglie disgregate, adulti depressi e figli scoppiati è diventato quasi imbarazzante. Payne, ovviamente, rappresenta la versione deluxe di questo sottogenere che gli smaliziati conoscono ormai bene e, come si diceva all’inizio, vanta più di una medaglia nell’aver traghettato i film meno convenzionali fino alla soglia degli Oscar.
THE LADY | |
Mercoledì 2 maggio 2012 | 19.00+21.30 |
Che meraviglia, che piacere e che sollievo andare al cinema, sedersi al buioe per due ore entrare a far parte del mondo, capire domandarsi emozionarsi, sentirsi parte del tempo in cui viviamo e della storia, uscirne più ricchi, più consapevoli, grati. Lo so: non è una recensione convenzionale quella che inizia dicendo vi prego, andate a vedere questo film. E’ senz’ altro anche questo un effetto della condizione in cui lascia The Lady, il film che Luc Besson ha girato dopo quattro anni di lavoro sulla biografia di Aung San Suu Kyi.
di Luc Besson
Francia/GB, 2011, col., 145′, v.o. sott.ita.
con Michelle Yeoh, David Thewlis, William Hope, Martin John King
di Steve McQueen
GB, 2011, col., 99’, v.o. sott.ita.
con Michael Fassbender, Carey Mulligan, James Badge, Nicole Beharie
PARADISO AMARO | |
Mercoledì 18 aprile 2012 | 19.00+21.30 |
Difficile individuare la primogenitura dei cliché cinematografici. Per esempio: è Alexander Payne che ha indirizzato il cinema indipendente americano verso certi codici o è il cinema indipendente americano ad aver fornito pedissequi modelli a Payne? Paradiso amaro, vedendo il bicchiere mezzo vuoto, obbedisce supino ad alcune parole d’ordine quasi ossessive del cinema e della letteratura Usa degli ultimi anni: le famiglie sbilenche, le figlie sboccate e ribelli, i padri inadatti, il viaggio interno al territorio con funzione riparatoria, l’adulterio come detonatore, e così via. Da Little Miss Sunshine a American Life, da Juno a Il calamaro e la balena – solo per citare i più noti in Italia (ma di titoli passati al Sundance Film Festival ce ne sarebbero a decine) – il fiorire di famiglie disgregate, adulti depressi e figli scoppiati è diventato quasi imbarazzante. Payne, ovviamente, rappresenta la versione deluxe di questo sottogenere che gli smaliziati conoscono ormai bene e, come si diceva all’inizio, vanta più di una medaglia nell’aver traghettato i film meno convenzionali fino alla soglia degli Oscar.
CARNIA 1944 | |
lunedì 14 maggio 2012 | 18.00 |
Una scolaresca delle superiori, dopo aver ascoltato in classe, per bocca di un vecchio partigiano, il racconto di un fatto drammatico della Resistenza in Carnia (l’incendio di Forni di Sotto da parte delle truppe tedesche nel 1944) viene condotta, con la guida dell’insegnante di lettere, sui luoghi della Repubblica della Carnia e dell’Alto Friuli. Durante il viaggio, che attraversa alcuni dei paesaggi più suggestivi della Carnia, i ragazzi hanno la possibilità di conoscere i luoghi e le storie di quella esaltante e tragica esperienza. Attraverso le spiegazioni del professore essi si immedesimano a tal punto nei fatti narrati da ritrovarsi, al confine tra realtà e immaginazione, immersi in essi.
di Marco Rossitti
Italia, 2012, col., 48′
di Paolo Taviani, Vittorio Taviani
Italia 2012, 76’
CESARE DEVE MORIRE | |
Mercoledì 23 maggio 2012 | 19.00+21.30 |
Nel teatro all’interno del carcere romano di Rebibbia si conclude la rappresentazione del “Giulio Cesare” di Shakespeare. I detenuti/attori fanno rientro nelle loro celle. Sei mesi prima: il direttore del carcere espone il progetto teatrale dell’anno ai detenuti che intendono partecipare. Seguono i provini nel corso dei quali si chiede ad ogni aspirante attore di declinare le proprie generalità con due modalità emotive diverse. Completata la selezione si procede con l’assegnazione dei ruoli chiedendo ad ognuno di imparare la parte nel proprio dialetto di origine. Progressivamente il “Giulio Cesare” shakesperiano prende corpo.
ON THE ROAD | |
mercoledì 07 novembre 2012 | 19.00+21.30 |
Dopo la morte del padre, Sal Paradise un aspirante scrittore newyorchese, incontra Dean Moriarty, giovane ex-pregiudicato dal fascino maledetto, sposato con la disinibita e seducente Marylou. Tra Sal e Dean l’intesa è immediata e simbiotica. Decisi a non farsi rinchiudere in una vita vissuta secondo le regole, i due amici rompono tutti i legami e si mettono in viaggio con Marylou. Assetati di libertà, i tre giovani partono alla scoperta del mondo, degli altri e di loro stessi. Dall’omonimo romanzo di Jack Kerouac.
di Walter Salles
Fra/GB/USA/Bra, 2012, col., 137’, versione originale sott.it.
di Álex de la Iglesia
Spagna / Francia, 2010, col., 107’, versione originale sott.it.
BALADA TRISTE DE TROMPETA | |
Mercoledì 12 dicembre 2012 | 19.00+21.30 |
Spagna 1937: un pagliaccio con machete massacra un manipolo di franchisti prima di essere giustiziato. Lascerà al figlio due massime: 1) Sarai solo un pagliaccio triste 2) Cerca la vendetta. Madrid 1973, Franco è al potere da 34 anni: quel figlio è diventato Javier, pagliaccio triste di un circo dove il clown vincente, Sergio, è il violento amante della bella trapezista Natalia. Scatterà l’amore impossibile Javier-Natalia. Rissa tra uomini. Javier riduce Sergio a un Joker dalle guancie maciullate e Natalia, rinnegandolo, trasforma Javier in un Pinguino che vive nelle fogne (i due Batman di Burton; i migliori)
REALITY | |
mercoledì 19 novembre 2012 | 19.00+21.30 |
Luciano Ciotola vive a Napoli in un palazzo fatiscente con la moglie e i figli avendo come coinquilini numerosi parenti. Gestisce una pescheria mentre con la moglie ha attivato un traffico illegale di prodotti casalinghi automatizzati. Luciano ha una vocazione per l’esibizione spettacolare così il giorno in cui i familiari lo sollecitano a partecipare a un casting de ¨”Il Grande Fratello” non si sottrae. Entra così in una spirale di attese che trasformerà la sua vita.
di Matteo Garrone
Italia 2012, 115′
di David Cronenberg
con Robert Pattinson, Juliette Binoche, Sarah Gadon
Canada, Francia 2012, 105′
COSMOPOLIS | |
Mercoledì 26 settembre 2012 | 19.00+21.30 |
New York è piombata nel caos, mentre l’epoca del capitalismo si avvicina alla conclusione. Eric Packer, un golden boy dell’alta finanza, entra in una limousine bianca. Mentre una visita del Presidente degli Stati Uniti paralizza Manhattan, Eric Packer ha un’ossessione: farsi tagliare i capelli dal suo barbiere, che si trova dall’altra parte della città. Durante la giornata, scoppia il caos e lui osserva impotente il crollo del suo impero. Inoltre, è sicuro che qualcuno voglia assassinarlo. Quando? Dove? Saranno le 24 ore più importanti della sua vita.
MY WEEK WITH MARILYN | |
Mercoledì 03 ottobre 2012 | 19.00+21.30 |
Nell’estate del 1956, il giovane Colin Clark è disposto a rinunciare anche ad un lavoro sicuro pur di iniziare a lavorare nel cinema con quelli che sono i suoi miti del grande schermo, tra cui Alfred Hitchcock e Laurence Olivier e riuscirà a realizzare il suo sogno collaborando con il grande attore britannico che sta per dirigere e interpretare Il principe e la ballerina, un difficile (e travagliato, come scopriremo) tentativo di svecchiare la propria immagine accanto ad una star come Marilyn Monroe. Quello che Colin non immagina è che quest’occasione di lavoro, oltre a permettergli di muovere i primi passi nel cinema, gli farà vivere un’esperienza straordinaria, non sempre facile, ma sicuramente indimenticabile. Tanto che deciderà di raccontarla nelle sue memorie, quarant’anni dopo.
di Simon Curtis
Gran Bretagna, USA 2011, 99′
con Michelle Williams, Eddie Redmayne
di Kevin Macdonald
Gran Bretagna/USA, 2012, col., 144’
versione originale sott.it.
MARLEY | |
Mercoledì 10 ottobre 2012 | 19.00+21.30 |
Con il documentario Marley, realizzato con la collaborazione piena della famiglia Marley e con la collaborazione piena della famiglia Marley e con il contributo di moltissime fonti e persone in passato trascurate, Macdonald consegna ad una nuova generazione ciò che Marley ha lasciato e offre un punto di vista commovente e a tratti dirompente sulla sua leggenda. Oltre al tono gioioso e vivace delle bellissime sequenze di repertorio, il film contiene approfondimenti e informazioni inedite ottenute solo grazie all’aiuto offerto dalla famiglia Marley. La moglie di Bob, Rita, i suoi figli, gli amici e i colleghi, hanno rivelato i loro sentimenti, i loro pensieri e ricordi a Macdonald e al suo team. Il risultato di queste interviste e dell’accesso illimitato ad un tesoro nascosto di immagini di archivio fa sì che questo film rappresenti l’unico documento completo di ciò che è stato Bob Marley.
IL PRIMO UOMO | |
Mercoledì 17 ottobre 2012 | 19.00+21.30 |
Louis Germain, suo antico maestro delle elementari. È il 19 novembre del ’57, e lo scrittore e filosofo ha appena ricevuto il Nobel. Lo si ritrova poi nel suo postumo e incompiuto “Le premier homme”, Germain, ma come maestro Bernard. L’autore stesso vi compare come Jacques Cormery, rientrato in Algeria proprio nel ’57 alla ricerca della memoria del padre, morto nella Grande guerra 43 anni prima. E ora l’uno e l’altro tornano nel film che Gianni Amelio ha tratto dai 144 fogli manoscritti che Camus aveva con sé il 4 gennaio del ’60, quando morì in un incidente d’auto. Non è l’illustrazione di quel grande romanzo autobiografico, “Il primo uomo” (Francia e Italia, 2011, 100′). Piuttosto ne è una riscrittura, personale e però molto camusiana. Nelle sue immagini ci sono la luce e il mare del Mediterraneo, che tanto segnano il pensiero dell’autore del “Mito di Sisifo”. Si tratta della stessa luce e dello stesso mare dell’infanzia e della giovinezza del regista calabrese, che forse si riconosce nel piccolo Jacques (Nino Jouglet, sorprendente), incantato nella magia assolata delle spiagge di Algeri.