The Dam Keeper – La ricetta per tenere lontana l’oscurità
Inizia con una voice over che recita: “Through one of my windows, what I could see was the cloud, an ocean of ash… the other window I saw the people in town. Out of both I saw Darkness.” e un lento movimento di camera ci fa emergere dalla scura nebbia cineraria appena nominata e ci avvicina lentamente ad un mulino le cui pale, impareremo presto, non sono mosse dal vento, ma lo generano per mantenere a distanza di sicurezza la fosca, opprimente e letale coltre. Dal buio si inizia ad intravedere una finestra illuminata, intuiamo possa essere una delle due appena citate e sull’ultima battuta: “Papà diceva che il compito del guardiano è di tenere lontana l’oscurità. Ma ormai ero rimasto a farlo da solo.” facciamo la conoscenza del protagonista: un maialino, PIG, il guardiano della diga.
L’ispirazione sembra sia arrivata da un racconto folkloristico conosciuto anche come The Boy and the Dike, la cui origine è ancora dubbia ma che ha acquisito popolarità con la diffusione del romanzo americano per ragazzi Hans Brinker, or The Silver Skates, modellato seguendo l’incredibile sensibilità dei due autori Robert Kondo e Daisuke “Dice” Tsutsumi, divenuti poi fondatori della Tonko House.
Kondo e Tsutsumi, al quel tempo entrambi art-director del celebre studio di animazione Pixar, iniziano a legare lavorando a stretto contatto su Monster University e Toy Story 3, poi, nel 2013, prendendosi un breve periodo di pausa rispetto allo Studio americano, varano un progetto comune, decisi ad inseguire una poetica più che avendo le idee chiare su quale vorrebbero fosse il risultato. Il processo creativo è lungo e complesso, più di quanto i due autori si sarebbero aspettati. Sul youtube della Tonko House si può trovare un interessantissima serie di video che approfondiscono vari aspetti della realizzazione e che prendono il nome di Making the Dam Keeper.
Il risultato è una delicata favola animata digitalmente secondo uno stile pittorico ricco di luci e ombre, ambientata in un desolato futuro, in un piccolo paesino che riesce a sopravvivere per merito di un grande mulino a vento, che come un gigantesco ventilatore mantiene lontane le nubi velenose. Qui, nonostante venga bullizzato dai compagni di scuola nell’indifferenza degli adulti, PIG, l’incaricato al funzionamento del mulino, lavora instancabilmente affinché le grandi pale continuino a girare e proteggere il paese. Quando in classe arriva un nuovo compagno, FOX, le cose iniziano a cambiare.
L’avventura è densa di significati e metafore, a partire dalla nera coltre che minaccia costantemente la piccola comunità nell’indifferenza di tutti, tranne che del piccolo e instancabile protagonista. Ma la nube trova modo di entrare anche nell’animo di PIG, con effetti devastanti e ripercussioni tremende. Quando alla fine la voice over si palesa nuovamente, ci ricorda che è la solitudine la più spaventosa delle minacce.
The Dam Keeper è una storia di amicizia che rasserena. Una storia di bullismo, sofferenza e vendetta che alla fine lascia filtrare un raggio di luce e da cui sono germogliate 3 graphic novel e una serie televisiva dal titolo Pig: The Dam Keeper Poems. Pare sia in sviluppo anche un lungometraggio.
Ha avuto la sua anteprima mondiale alla 64° edizione del Festival Internazionale di Berlino.
The Dam Keeper
di Robert Kondo, Daisuke ‘Dice’ Tsutsumi
USA, 2014 – 18′