Segnali di Fumo. Calvin and Hobbes

Calvin and Hobbes
di Bill Watterson
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Se dovessimo scegliere un solo fumetto da portare con noi su un’isola deserta, non vi è ombra di dubbio che la scelta cadrebbe sul magistrale lavoro di Bill Watterson, l’autore che ideò le strisce di Calvin & Hobbes, pubblicate sui quotidiani americani tra 1985 e 1995.
Senza la pur minima volontà di sminuirlo (anzi!), possiamo affermare che Watterson non inventò nulla di nuovo, ma fu capace di prendere la lezione impartita delle noccioline di Schulz, spogliarla della sovrastruttura “adulta”, e amalgamarla con il surrealismo dalla scuola di Little Nemo.
Ma dove risiede la meraviglia?
E perché inserirlo in un percorso legato alla scuola? Calvin è un distillato di sfrenate fantasie infantili, libere e selvagge, che illuminano lo sguardo di chi occasionalmente si perde tra voli pindarici e reminiscenze di un periodo della vita liminale e spesso favoloso.

Il tempo di Calvin & Hobbes si confonde e si mescola tra avventure scapestrate e universi incomprensibili per gli adulti che lo circondano; libero da tutte le rigidità e gli ormeggi della quotidianità adulta, è la perfetta rappresentazione di quei sacri periodi dell’anno, invernali o estivi, intervallati da impegni scolastici: le vacanze.
Al di là del valore puramente artistico della sua opera, Watterson rimane importante anche per il significato politico insito nella sua scelta di non cederne i diritti per la commercializzazione di merchandising, indice del rispetto e dell’amore che ha sempre nutrito per le sue creature.
Fatevi un favore ed entrate in questo mondo che, come l’immaginazione, non può rimanere compresso e intrappolato in gabbie troppo rigide o comunque non troppo a lungo.