FILM OUTLET 2014
Il caso Kerenes | |
Mercoledì 8 gennaio 2014 | 19.00+21.30 |
Cornelia è una donna ricca e potente a cui non mancherebbe nulla se non l’affetto del figlio Barbu, al quale dedica le sue attenzioni in maniera ossessiva. Quando Barbu è coinvolto in un tragico incidente, Cornelia si dimostrerà pronta a tutto pur di evitare che finisca in prigione, senza capire che la vera libertà a cui il figlio aspira può concederla solo lei stessa…
Netzer indaga con occhio impietoso la corruzione della società romena e di una nuova borghesia senza scrupoli, ma il centro emotivo del film rimane il rapporto di struggente intensità tra madre e figlio, affidato alla prova memorabile dei due protagonisti.
di Calin Netzer; con Luminita Gheorghiu, Bogdan Dumitrache, Ilinca Goia, Natasa Raab, Florin Zamfirescu
Romania, 2013, col., 112′, versione originale rumena s/t italiano
di Matteo Oleotto; con Giuseppe Battiston, Teco Celio, Rok Presnikar, Marjuta Slamic, Roberto Citran, Ariella Reggio, Riccardo Maranzana
Italia, Slovenia, 2013, col., 103′
Zoran, il mio nipote scemo | |
Mercoledì 23 gennaio 2013 | 19.00+21.30 |
Paolo Bressan è un quarantenne alla deriva, cinico e misantropo, professionista del gomito alzato ma anche della menzogna compulsiva, che lavora di malavoglia in una mensa per anziani e insegue senza successo l’idea di riconquistare Stefania, la sua ex moglie. Ma le cose cambiano con l’entrata in scena di Zoran, un quindicenne occhialuto lasciatogli in “eredità” da una lontana parente slovena, che parla in modo strano e sembra anche un po’ ritardato. Solo quando si accorge che suo nipote Zoran è un vero fenomeno a lanciare le freccette, si ricrede. Ogni anno si svolgono i campionati mondiali di freccette con un montepremi di 60 mila euro e Paolo non ha nessuna intenzione di lasciarsi scappare questa opportunità…
La prima neve | |
Mercoledì 5 febbraio 2014 | 19.00+21.30 |
La prima neve è quella che tutti in valle aspettano. È quella che trasforma i colori, le forme, i contorni. Dani però non ha mai visto la neve. Dani è nato in Togo, ed è arrivato in Italia in fuga dalla guerra in Libia. È ospite di una casa accoglienza a Pergine, paesino nelle montagne del Trentino, ai piedi della Val dei Mocheni. Ha una figlia di un anno, di cui però non riesce a occuparsi. C’è qualcosa che lo blocca. Un dolore profondo. Dani viene invitato a lavorare nel laboratorio di Pietro, un vecchio falegname e apicoltore della Val dei Mocheni, che vive in un maso di montagna insieme alla nuora Elisa e al nipote Michele, un ragazzino di 10 anni la cui irrequietezza colpisce subito Dani. Il padre di Michele è morto da poco, lasciando un grande vuoto nella vita del ragazzino, che vive con conflitto e tensione il rapporto con la madre e cerca invece supporto e amicizia nello zio Fabio. La neve prima o poi arriverà e non rimane molto tempo per riparare le arnie e raccogliere la legna. Un tempo breve e necessario, che permette a dolori e silenzi di diventare occasioni per capire e conoscere. Un tempo per lasciare che le foglie, gli alberi e i boschi si preparino a cambiare. In quel tempo e in quei boschi, prima della neve, Dani e Michele potranno imparare ad ascoltarsi.
di Andrea Segre
Italia, 2013, col.,104’
di Michel Gondry; con Romain Duris, Audrey Tautou, Gad Elmaleh, Omar Sy, Aïssa Maïga
Francia, Belgio 2013, 125′, versione originale sott.it.
Mood Indigo | |
Mercoledì 05 marzo 2013 | 19.00+21.30 |
Basato sul romanzo “La schiuma dei giorni” di Boris Vian. Colin, giovane e ricco idealista, vive sognando di incontrare il grande amore. L’amico Chick, povero ingegnere appassionato della filosofia di Jean-Sol Partre, vive il suo idillio con Alise, la nipote di Nicolas, il geniale cuoco di Colin. Ad una festa il suo desiderio si avvera e conosce Chloe, una giovane donna che sembra l’incarnazione fisica dell’eponimo della melodia di Duke Ellington. Si innamorano e si sposano ma, poco dopo le nozze, la loro felicità si trasforma: durante la luna di miele, Chloe scopre di essere malata a causa di una ninfea che cresce nei suoi polmoni. Per pagarle le cure necessarie e circondarla di fiori che la aiuterebbero a guarire, Colin è costretto ad accettare in una fantasmagorica Parigi i lavori più assurdi mentre la loro abitazione si fa sempre più piccola e le vite dei loro amici Nicolas e Chick si disintegrano.
Che strano chiamarsi Federico | |
Mercoledì 19 marzo 2014 | 19.00+21.30 |
Un ricordo/ritratto di Federico Fellini, raccontato da Ettore Scola in occasione del ventennale della morte del regista. Oltre alla ricchezza del cinema di un ineguagliabile Maestro – patrimonio comune al pubblico di tutto il mondo – un ammiratore devoto rievoca il privilegio di averlo conosciuto e le emozioni che suscitava in chi lo ascoltava, con l’ironia e le riflessioni su “la vita che è una festa”. Il loro incontro nei primi anni Cinquanta; le loro frequentazioni comuni – il “Marc’Aurelio”, Ruggero Maccari, Alberto Sordi, Marcello Mastroianni –; le loro visite “di piacere” sui set dei rispettivi film; i teatri di posa di Cinecittà, il Teatro 5 e altre analogie tra i due registi, che hanno cementato e fatto durare nel tempo la loro amicizia. Dal suo debutto nel 1939 come giovane disegnatore, al suo quinto Oscar nel 1993, anno del suo settantatreesimo e ultimo compleanno, Federico viene ricordato dall’amico Ettore come un grande Pinocchio che, per fortuna, non è mai diventato “un bambino perbene”. Un film breve, forse un po’ cubista, fatto di frammenti, momenti e impressioni sparse, che alterna alle scene scritte, ricostruite e girate a Cinecittà, materiali di repertorio d’epoca, scelti dagli archivi delle Teche Rai e dell’Istituto Luce.
di Ettore Scola; con Giulio Forges Davanzati, Tommaso Lazotti, Maurizio De Santis, Ernesto D’Argenio
Italia 2013, 90′, versione originale italiana
di Jehane Noujaim
Egitto, USA 2013, 90′, versione originale sott.it.
The Square – inside the revolution | |
Mercoledì 26 marzo 2014 | 19.00+21.30 |
La rivoluzione egiziana è stato un ottovolante di avvenimenti. Nell’arco di tre anni sono stati eletti e poi destituiti tre diversi capi di stato. Se i telegiornali lasciano soltanto intravedere le battaglie più cruente, i volti dei protagonisti e le immagini di folle oceaniche in marcia, “The Square” porta invece lo spettatore a stretto contatto con le drammatiche ed emozionanti storie personali che si nascondo dietro alla notizia. “The Square” è l’ispirante storia di questi ragazzi che rivendicano i propri diritti in lotta contro forze diverse: dalla brutale dittatura militare che non si fa scrupoli a passare sopra i manifestanti con i carri armati, alla Fratellanza Musulmana che usa l’influenza delle moschee per manipolare gli elettori. Gli attivisti hanno poche ma potenti armi contro di loro: le telecamere, i social media, video postati su YouTube e una risoluta determinazione a liberare il paese. ll film è realizzato in uno stile “cinéma vérité”che consente di avere una visione ravvicinata della rivoluzione. Le nuove tecnologie dell’era digitale mostrano come la voce di questi giovani non possa essere messa sotto silenzio perché se è vero che si sta la combattendo una guerra antica, oggi lo si fa con nuove armi.
La vita di Adele | |
Mercoledì 2 aprile 2014 | 19.00+21.30 |
Adele è adolescente e non ha dubbi: le ragazze stanno coi ragazzi. La sua visione del mondo però inizia a vacillare il giorno in cui incontra Emma, una giovane donna dai capelli blu, che le farà scoprire il desiderio e le permetterà di realizzarsi come donna e come adulta. Sotto lo sguardo di chi la circonda, Adele cresce, cerca se stessa, si perde, si trova di nuovo… Ispirato al romanzo a fumetti “Il blu è un colore caldo” di Julie Maroh. Palma d’oro come miglior film all’ultimo Festival di Cannes
di Abdel Kechiche; con Léa Seydoux, Adèle Exarchopoulos, Salim Kechiouche, Mona Walravens, Jeremie Laheurte
Francia, 2013, col., 179′, versione originale francese s/t italiano
di John Krokidas; con Daniel Radcliffe, Dane DeHaan, Michael C. Hall, Ben Foster, Jack Huston
USA, 2013, 143′, versione originale inglese s/t italiano
Giovani Ribelli | |
Mercoledì 16 aprile 2014 | 19.00+21.30 |
Ginsberg, Kerouac, Burroughs: oggi questi nomi sono diventati icone, pietre di paragone per un movimento che ha riscritto le regole della letteratura americana, gettato le basi per cambiamenti sismici nella cultura popolare. Ma cosa erano prima della gloria? Erano dei ragazzi. Nel 1944, Allen Ginsberg era una nervosa e puritana matricola alla Columbia University. Jack Kerouac era uno slavato universitario tornato agli studi dopo aver resistito otto giorni in Marina. William S. Burroughs aveva abbandonato la facoltà di medicina e stava diventando un giovane tossicodipendente, sopravvivendo ai margini della scena bohemienne newyorkese. Definito il nuovo “Attimo Fuggente”, Daniel Radcliffe vi farà tornare la voglia di “salire in piedi su un banco di scuola”.
Venere in pelliccia | |
mercoledì aprile 2013 | 19.00+21.30 |
In un teatro parigino, dopo una giornata di provini, Thomas si lamenta al telefono per lo scarso rendimento delle candidate. Nessuna ha le doti necessarie per interpretare il ruolo della protagonista e si sta preparando per uscire, quando si presenta Vanda; l’attrice è un vero vortice di energia, sfrenata e impertinente, incarna tutto ciò che Thomas odia. è volgare, senza cervello, e si non ferma davanti a nulla pur di ottenere il ruolo. Ma stavolta, pur con molti dubbi, Thomas lascia una possibilità all’attrice ed è con stupore che vede la sua metamorfosi. Non solo lei si procura gli accessori di scena e i costumi, ma comprende perfettamente il personaggio e dimostra di conoscere a memoria ogni riga del copione. Man mano che il “provino” va avanti e raddoppia di intensità, l’attrazione di Thomas per Vanda si trasforma in ossessione.
Tratto dal romanzo omonimo di Leopold von Sacher-Masoch
(La Vénus à la fourrure) regia di Roman Polanski; con Emmanuelle Seigner, Mathieu Amalric
Francia, Polonia 2013, col., 96′, versione originale s/t italiano
(Behind the Candelabra) di Steven Soderbergh; con Michael Douglas, Matt Damon, Dan Aykroyd, Scott Bakula, Rob Lowe
USA 2013, b/n, 118′, versione originale inglese s/t italiano
Dietro i candelabri | |
Mercoledì 30 aprile 2014 | 19.00+21.30 |
Prima di Elvis, Elton John e Madonna, c’era Liberace: pianista, artista esuberante, showman di scena e della platea televisiva. Liberace adorava l’eccesso sia sul lavoro, sia fuori scena. Primo vero performer famoso in tutto il mondo, con il suo stile ha affascinato un pubblico sterminato per tutti i 40 anni di carriera. Wladziu Valentino Liberace ha rappresentato in scena come nella vita privata tutto l’eccesso, il glamour e il kitsch che solo un entertainer totale come lui poteva permettersi negli anni Cinquanta e Sessanta. Nell’estate del 1977 Liberace conosce il giovane e affascinante Scott Thorson e, nonostante la differenza di età e l’appartenenza a mondi decisamente lontani, i due saranno amanti per 5 anni. Dietro i candelabri è la storia di questa stupefacente relazione amorosa dal primo incontro in un teatro di Las Vegas all’amara separazione finale.
Hannah Arendt | |
Mercoledì 07 maggio 2014 | 19.00+21.30 |
Scappata dagli orrori della Germania nazista, la filosofa ebreo-tedesca Hannah Arendt nel 1940 trova rifugio insieme al marito e alla madre negli Stati Uniti, grazie all’aiuto del giornalista americano Varian Fry. Qui, dopo aver lavorato come tutor universitario ed essere divenuta attivista della comunità ebraica di New York, comincia a collaborare con alcune testate giornalistiche. Come inviata del New Yorker in Israele, Hannah si ritrova così a seguire da vicino il processo contro il funzionario nazista Adolf Eichmann, criminale di guerra, da cui prende spunto per scrivere “La banalità del male”, un libro che andrà incontro a molte controversie. Il film segue Hannah Arendt (Barbara Sukowa) nel corso dei quattro anni (dal 1961 al 1964), in cui assiste, scrive e sopporta la reazione nei confronti del suo lavoro sul processo.
di Margarethe von Trotta con Barbara Sukowa, Axel Milberg, Janet McTeer, Julia Jentsch, Ulrich Noethen
Germania/Lussemburgo/Francia, 2012, col., 113′
versione originale tedesco/inglese s/t italiano
di Alberto Fasulo, con Branko Zavrsan, Lucka Pockja, Marijan Šestak – Italia, Croazia 2013, col., 85’
TIR | |
Mercoledì 21 marzo 2014 | 19.00+21.30 |
TIR racconta la storia di Branko, un ex professore di Rijeka, che da qualche mese è diventato camionista per un’azienda italiana. Una scelta più che comprensibile: adesso guadagna tre volte tanto rispetto al suo vecchio stipendio d’insegnante. Eppure tutto ha un prezzo, anche se non sempre quantificabile in denaro. Da piccoli ci dicevano: «Il lavoro nobilita l’uomo». Ma oggi sembra diventato vero il contrario: è Branko, con la sua efficienza, la sua ostinazione, la sua buona volontà a nobilitare un lavoro sempre più alienante, assurdo, schiavizzante… Vincitore del Marc’Aurelio d’oro 2013 – Festival internazione del film di Roma
A proposito di Davis | |
Mercoledì 28 maggio 2014 | 19.00+21.30 |
C’era una volta la capitale indiscussa del folk, quel Greenwich Village a partire dal quale Bob Dylan avrebbe cambiato la storia della musica. Ma questa storia comincia prima, quando la musica folk è ancora inconsapevolmente alla vigilia del boom e i ragazzi che la suonano provengono dai sobborghi operai di New York e sono in cerca di una vita diversa dalla mera esistenza che hanno condotto i loro padri. Llewyn Davis è uno di questi, un musicista di talento, che dorme sul divano di chi capita, non riesce a guadagnare un soldo e sembra perseguitato da una sfortuna sfacciata, della quale è in buona parte responsabile. Anima malinconica e caratteraccio piuttosto rude, Llewyn è rimasto solo, dopo che l’altra metà del suo duo ha gettato la spugna nel più drastico dei modi, e ha una relazione conflittuale con il successo, condita di ebraici sensi di colpa, purismo artistico e tendenze autodistruttive.