Il pugile del Duce
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Un film di Tony Saccucci
Con Dany Boon, Laurence Arné, Noémie Schmidt, Patrick Ridremont, Christophe Canard.
Italia 2016 – 65′
Roma, 24 giugno 1928. Si sta per celebrare il match finale di pugilato per il titolo europeo. Per la prima volta a contenderselo sono due italiani, Mario Bosisio e Leone Jacovacci: ma fra i due c’è un’incolmabile differenza, perché Bosisio è bianco e Jacovacci, nato da padre romano e madre congolese, è mulatto. E il ventennio non è il momento adatto per essere un italiano di pelle scura.
Basandosi sulla biografia Nero di Roma scritta da Mauro Valeri, che la discriminazione razziale in Italia la conosce avendo sposato una donna etiope ed essendo padre di un ragazzo mulatto, lo scrittore e docente di storia e filosofia Tony Saccucci esordisce alla regia documentaria con Il pugile del Duce, che di discutibile ha solo il titolo: infatti il Duce e il suo partito hanno fatto tutto il possibile per disconoscere Leone Jacovacci, nonostante fosse all’epoca il più forte di tutti, e quello più idoneo a rappresentare l’eccellenza italiana all’estero. Ma non era abbastanza bianco, e dunque gli fu negata a lungo la cittadinanza italiana (lui che era figlio di un romano doc), e non gli venne mai riconosciuta la vittoria di quel 24 giugno, al punto da troncare, nei cinegiornali dell’epoca, le sequenze finali del match che lo mostravano conquistare il titolo.