Consigli per i prestiti Menù #04
Il cinema è spesso stato un territorio per scoprire qualcosa di più di noi stessi. Col menù della settimana vi proponiamo la ricetta del campione con una puntata speciale di ABCinema – realizzata in collaborazione con lo staff dell’Allianz Pallacanestro Trieste – dedicata al basket e a Michael Jordan; vi introduciamo alle illusioni di Orson Welles e a tutta una serie di suggestioni cinematografiche sul tema dell’identità!
Martedì 9 giugno alle 17.00 in diretta Facebook sulla pagina della Mediateca andrà in onda un nuovo appuntamento con ABCinema, una serie pillole di approfondimento a cura di Blow Out – frequenze cinefile su autori e generi che ci sembrano particolarmente significativi, con la speranza di darvi qualche suggerimento per stimolare le vostre visioni cinefile.
He Got Game di Spike Lee – D3017
Coach Carter di Thomas Carter – P1885
Sentieri Underground – O for Welles
Le nostre opere nella pietra, sulla tela o nella stampa, di rado vengono risparmiate per qualche decennio, o per un millennio o due, ma alla fine ogni cosa viene annullata dalla guerra, o si cancella nell’ineluttabile cenere universale. Trionfi e inganni, tesori e falsi. È la realtà della vita: dobbiamo morire. Ma siate allegri: dal passato vivente ci giungono le grida degli artisti morti, tutte le nostre canzoni verranno messe a tacere, ma cosa importa? Continuiamo a cantare. Forse il nome di un uomo non è poi così importante”.
Orson Welles – F for Fake
Tutta la carriera di quel genio che portava il nome di Orson Welles sembra presentarsi ancora oggi come un irrisolvibile trucco. Perché “se l’arte è finzione, il cinema lo è ancora di più e il regista non è altro che un illusionista che compie giochi di prestigio di fronte agli occhi incantati dei suoi spettatori”. E se ci mettessimo ad analizzare nel dettaglio opere, scritti e dichiarazioni del regista statunitense, molto probabilmente troveremmo solamente una serie di chiavi che aprono porte dietro alle quali si celano altrettante porte.
Don Chisciotte di Orson Wells – P571
F for Fake: verità e menzogne – P0470
L’infernale Quinlan – P0242 + P3083
Macbeth – P0026 + D906
L’orgoglio degli Amberson – P1193
Otello – P1363
Quarto potere – P0082
La signora di Shangai – P0058
Lo straniero – P0461
Consigliati da noi – Marco
Avevi tutto il tempo del mondo. Ti sei detto: “Voglio sfruttare questi tre mesi di completo isolamento per riflettere su me stesso e cercare una risposta alle centinaia di domande che mi assillano da sempre”. E alla fine cosa hai trovato? Solo altre domande. Non hai capito chi sei, non hai capito il tuo ruolo nel mondo, non hai capito come relazionarti con gli altri senza farti prendere dalla paranoia, non sei riuscito a trovare una risposta al tuo perenne conflitto interiore con il divino, non sei riuscito a mettere a tacere le tue molteplici personalità. Conoscersi davvero forse è impossibile. In questi film l’identità è il caos.
L’anno scorso a Marienbad di Alain Resnais – P2132
Persona di Ingmar Bergman – D2339
Images di Robert Altman – D0180
Tre donne di Robert Altman – P0685
Vestito per uccidere di Brian De Palma – P0690
La cosa di John Carpenter – P0071 + P1496 + BR0008
L’ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese – P0161
Inseparabili di David Cronenberg – P1370
Holy Motors di Leos Carax – P2957
Enemy di Denis Villeneuve – D3215
Birdman di Alejandro González Iñárritu – P2878
Split di M. Night Shyamalan – D3175