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Consigliati da noi – Enrico

Quest’anno marzo è il mese della Berlinale!
Per celebrare la manifestazione ripercorriamo insieme 7 titoli recenti – uno per anno! – che hanno contraddistinto la kermesse.


Gloria di Sebastián Lelio (2013) – D3641

Il ritratto di una donna di mezza età, in crisi ma tenace, premiato con l’Orso d’argento come miglior attrice a Pauline Garcia; ha valso a Sebastián Lelio, regista cileno ospite abituale della Berlinale, il suo primo importante riconoscimento internazionale.


Güeros di Alonso Ruizpalacios (2014) – D3551

Premio alla miglior opera prima per l’esordiente Alonso Ruizpalacios, regista messicano ospite fisso della Berlinale. Un omaggio consapevole e volutamente ironico della nouvelle vague per raccontare efficacemente il Messico odierno.


Il club di Pablo Larraín (2015) – D3541

Quattro preti e una suora allevano un levriero in una casa sulla spiaggia quando l’arrivo di un quinto uomo ribalterà questo equilibrio. Pablo Larraín non si ferma davanti a niente e non ha nessun timore nel descrivere le bassezze di cui è capace di macchiarsi l’uomo.
Orso d’argento, gran premio della giuria.


Civiltà perduta di James Gray (2016) – D3700 + BR0303

La ricerca di un’antica città perduta nel cuore dell’Amazzonia, un viaggio che si avventura alla scoperta delle origini dell’uomo. James Gray ci accompagna come Herzog prima di lui, ma in mente ha Coppola e Conrad.


The Dinner di Oren Moverman (2017) – D3532

L’adattamento statunitense del romanzo La cena di Herman Koch, già adattato in Italia da Ivano De Matteo in I nostri ragazzi (P2968). La cena per Moverman è prima di tutto, prima di un affresco sull’America, prima della storia di una famiglia, prima di una guerra fratricida, un pretesto per raccontare la fragilità e lo spaesamento dell’uomo di fronte alla vita.


La donna dello scrittore di Christan Petzold (2018) – D3465

Il vincitore morale della sua edizione, ingiustamente escluso dal palmarès. Il miglior film di Christian Petzold è l’adattamento in un presente dispotico del romanzo Visto di transito di Anna Seghers, datato 1944. Per evitare che si ripetano gli errori del passato, scongiurandoli nel contemporaneo.


La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi (2019) – D3535

I sogni e la realtà di un ragazzo di Napoli, diviso tra speranze favolistiche e una quotidianità costretta a confrontarsi con la criminalità organizzata. Tratto dall’omonimo romanzo di e sceneggiato con Roberto Saviano; Orso d’argento per la miglior sceneggiatura.

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