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Palæomovies Film Fest 2024

Palæomovies Film Fest – Cinema documentario sulla preistoria dell’umanità

Torna a Trieste, dal 27 novembre al 1° dicembre 2024, Palæomovies Film Fest. È giunta alla VI edizione la rassegna che fa conoscere al pubblico, attraverso il cinema documentario e gli incontri con gli esperti, le ricerche recenti e le scoperte più interessanti sulla preistoria dell’umanità.

Palæomovies nasce dall’interesse di comunicare temi e problematiche che riguardano l’evoluzione e la paleoantropologia, la diversità culturale, la formazione della socialità, lo sviluppo delle prime società complesse. Quest’anno la rassegna offre alcuni approfondimenti sull’antichità dell’uomo moderno, sull’origine della musica, sul ruolo della donna nelle società paleolitiche, sulle sepolture come fonti di conoscenza delle identità delle genti preistoriche e sulla vita nelle palafitte dell’arco alpino.

 L’edizione del 2024 presenta le anteprime italiane dei film: Sapiens, et la musique fut di Pascal Goblot e They Called Her Jamila – The secrets of Stone Age Ba’ja di Barbara Fally-Puskás. Vengono presentate anche due recenti e innovative produzioni italiane nel campo della divulgazione della preistoria. Oltre a ciò si aggiunge un appuntamento speciale dedicato ai castellieri, gli abitati protostorici su altura che hanno lasciato i loro imponenti bastioni in numerosi siti del Carso e nei dintorni di Trieste.

Nelle giornate della rassegna faremo un viaggio a ritroso nel tempo per conoscere comportamenti, tradizioni e costumi dei nostri antenati vicini e lontani. Per l’occasione, il Museo Civico di Storia Naturale propone anche laboratori, visite guidate e film di animazione dedicati ai bambini e alle famiglie.

Mercoledì 27 Novembre 2024

ore 17.00
Hema. Una storia di castellieri di Francesca Mucignato
Italia, 2022, 69’
produzione: Argo Medi@ Story
versione italiana
Docu-Fiction ispirata alla vita nei castellieri nel periodo dell’età del Ferro, girato tra mare e Carso. Prima della nascita di Trieste, le terre del Caput Adriae erano già abitate dalle genti che vivevano nei villaggi fortificati sulle alture che dominano il territorio. Hema è una bambina che vive nell’età del Ferro nel castelliere di Elleri; il padre, un commerciante di sale, diviene il protagonista di un triste rito che Hema, in una sorta di gioco, imiterà. Ma un parallelismo ai giorni nostri vede un’altra bambina simile ad Hema, che trovandosi in gita didattica presso lo stesso castelliere, riporta alla luce per caso un reperto che evocherà un legame emozionale con il passato.

Saranno presenti alla proiezione la regista Francesca Mucignato, il direttore della fotografia Paolo Forti, l’autrice dei testi Lidia Rupel, l’autore dei disegni originali Guido Zanettini
Segue un confronto sul tema dei castellieri e la promozione della loro conoscenzaIntervengono Roberto Micheli – Soprintendenza ABAP-FVG, Deborah Arbulla e Nicola Bressi – Museo Civico di Storia Naturale, Paolo Paronuzzi – Società per la Preistoria e Protostoria FVG e gli autori del docu-film

Venerdì 29 novembre 2024

ore 17.00
Lady Sapiens: à la recherche des femmes de la Préhistoire
di Thomas Cirotteau
[Lady Sapiens: alla ricerca delle donne nella preistoria]

Francia, Canada 2021, 90’
produzione: Little Big Story, Idéacom International in associazione con Ubisoft
versione francese, sottotitoli in italiano
Cosa sappiamo delle donne preistoriche? Per 150 anni, i ricercatori hanno sottovalutato il loro ruolo interpretando le scoperte sulla base dei preconcetti del loro tempo. Le donne del Paleolitico sono diventate prigioniere di luoghi comuni. Oggi una nuova generazione di ricercatori, molti dei quali sono donne, sta ribaltando questo modello. Andando a incontrare gli scienziati sui siti di scavo o nei loro laboratori, emerge un nuovo ritratto di queste donne: le scopriamo cacciatrici, artiste, capi clan… E se questa era glaciale fosse stata anche l’era delle donne? Per la prima volta, “Lady Sapiens” racconta la loro storia.

Presentazione a cura di Paola Visentini (Museo Friulano di Storia Naturale)

ore 20.00
Antiche tracce. La vita in palafitta
di Federico Basso
Italia 2024, 6’

produzione: ETT Solution S.p.A.
versione italiana
Un corto in Realtà Virtuale ambientato nel Parco Archeo Natura di Fiavé in provincia di Trento, patrimonio mondiale UNESCO, e suddiviso in sei scene, nato per raccontare attraverso uno storytelling immersivo in VR la vita di una delle comunità agricole più antiche d’Europa che, tra il 3.800 a.C. e il 1.500 a.C., ha costruito e abitato villaggi alpini preistorici su palafitte. Una finestra sulla vita quotidiana in un villaggio preistorico, in cui la location diventa la tela su cui illustrare la quotidianità degli abitanti, e ripercorre le attività quotidiane della società preistorica che ha abitato le zone di Fiavè.

a seguire

Memorie di un mondo sommerso di Philippe Nicolet
[Mémoires d’outre-lacs]
Svizzera 2021, 58’
produzione: Association Palafittalp / Studio NVP3D
consulenza scientifica: Pierre Corboud
versione italiana
Grazie alle particolari condizioni ambientali e alle perfette condizioni di conservazione dei resti organici, le aree umide europee preservano importanti monumenti preistorici di un lontano passato. I siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino, iscritti dal 2011 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, rappresentano degli importanti archivi archeologici e paleoambientali che ci fanno conoscere la vita e le forme di adattamento delle prime comunità agricole europee alle aree umide avvenute durante la preistoria. Il film presenta uno straordinario spaccato del mondo dei nostri antenati palafitticoli del Neolitico e dell’età del Bronzo.

Presentazione a cura di Pierre Corboud (Università di Ginevra, Svizzera)

Sabato 30 novembre 2024

ore 10.00
Sapiens, et la musique fut
di Pascal Goblot
[Sapiens, e fu la musica]

Francia, 2021, 53’
produzione: Grand Angle Productions, ARTE
versione francese, sottotitoli in italiano
La musica è ovunque: nei bar, nelle chiese, nei negozi, nelle cuffie dei nostri smartphone… Come spiegare questa universalità e diversità? Sarebbe possibile risalire a un’origine? Alla ricerca di tracce archeologiche, cercando di ricostruire quella che poteva essere la musica dei nostri antenati, inizieremo con il più antico strumento conosciuto: un flauto d’osso, la cui età è oggi stimata in oltre 40.000 anni! Esploreremo poi altre tracce di musica nella preistoria: resti archeologici che oggi interpretiamo come strumenti, incisioni e dipinti, e tutto ciò che possiamo dedurre dal rapporto dei Cro-Magnon con la musica.

a seguire

Das geheimnisvole Steinzeit-Dorf: Was die Gräber von Ba’ja erzählen di Barbara Puskas
[Il misterioso villaggio dell’età della pietra: cosa ci raccontano le tombe di Ba’ja]

Austria, 2022, 52’
produzione: ORF III, SR, EPO Film, in associazione con ARTE, ORF E
versione tedesca, sottotitoli in italiano
Nel 2018 sull’altopiano di Ba’ja in Giordania, durante gli scavi in un insediamento dell’età della pietra, gli archeologi hanno fatto una scoperta affascinante: i resti di una bambina di otto anni, sepolta sotto il pavimento di una casa, con un corredo funerario e un’antica collana. Ispirati dal gioiello, gli scienziati hanno dato alla defunta il nome di Jamila – “la bella”. La loro scoperta offre

una visione innovativa delle società umane del Neolitico: Ba’ja è stata insediata circa 9.000 anni fa, quando gli esseri umani avevano abbandonato la loro precedente esistenza di cacciatori-raccoglitori per diventare sedentari.
Presentazione a cura di Andrea Pessina (Segretariato Regionale del MiC per il Friuli Venezia Giulia)

ore 17.00
Os enigmas do Cabeço da Mina di Rui Pedro Lamy
[Gli enigmi di Cabeço da Mina]
Portogallo, 2019, 27’
produzione: Arqueohoje, ETHNO, Município de Vila Flor
versione portoghese, sottotitoli in italiano
Come in una rotazione cosmica con epicentro nella valle di Vilariça, il documentario presenta i principali resti archeologici conosciuti della regione di Trás-os-Montes in Portogallo, dall’arte dei cacciatori-raccoglitori del Paleolitico (Mazouco, Côa) agli habitat, alle architetture funerarie megalitiche e altri luoghi sacri dei primi agricoltori e pastori. Al cuore della storia, Cabeço da Mina, una piccola collina situata in una valle che si distingue come terra delle prime comunità agricole: qui, a partire dagli anni ’80, sarebbe stata scoperta la più grande concentrazione di stele risalenti al III millennio a.C. in un unico sito dell’Europa occidentale.

a seguire

Pescatori-Cacciatori-Raccoglitori. Abitanti del Nilo bianco nella preistoria recente di Marco Tomaselli, Donatella Usai
talia, Sudan, 2023, 43’
produzione: Centro Studi Sudanesi e Sub-Sahariani ETS, Treviso
versione inglese, sottotitoli in italiano
Il documentario illustra gli aspetti della vita dei cacciatori-raccoglitori-pescatori che abitavano sulla sponda del Nilo Bianco nel Tardo Pleistocene-inizio Olocene Antico. Una narrazione resa possibile dai risultati del lavoro interdisciplinare effettuato nel sito di al-Khiday dal Centro Studi Sudanesi e Sub-Sahariani (ETS) di Treviso, in collaborazione con l’Università di Padova, Parma e Milano. Un film di Marco Tomaselli con la supervisione scientifica di Donatella Usai e le musiche originali di Adriano Orrù e Silvia Corda.

Presentazione a cura di Donatella Usai (Centro Studi Sudanesi e Sub-Sahariani)

ore 20.00
Dames et princes de la Préhistoire di Pauline Coste
[Dame e Principi della Preistoria]
Francia, Repubblica Ceca, 2022, 52’
produzione: Enfant Sauvage Productions, Day for Night, ARTE, Ceska Televize
versione francese, sottotitoli in italiano
28 marzo 1872. Al confine tra Francia e Italia, l’archeologo Émile Rivière porta alla luce uno scheletro umano che ritiene molto antico, oggi datato a meno di 24.000 anni. Questa importante scoperta ha cambiato la nostra percezione dell’uomo preistorico e, soprattutto, della donna  preistorica. La donna che oggi chiamiamo la “Dama del Caviglione”, dal nome della grotta in cui fu ritrovata, fu inizialmente scambiata per un uomo a causa della sua robustezza e della ricchezza dei suoi corredi funerari. Il suo studio nel corso del XX secolo racconta anche come è cambiata la nostra visione di queste società preistoriche.

Presentazione a cura di Fabio Negrino (Università degli Studi di Genova)

Domenica 1 dicembre 2024

ore 10.00
Homo Sapiens, les nouvelles origines di Olivier Julien
[Homo sapiens: le nuove origini]
Francia, Marocco, 2020, 90’
produzione: Bellota Film, ARTE, in associazione con SNRT, TV2M Maroc, Mamamia Films
versione francese, sottotitoli in italiano e in inglese
Un teschio dal volto allungato e arcate sopracciliari prominenti viene scoperto nel 1960 da un operaio in una miniera di Djebel Irhoud, in Marocco. Potrebbe trattarsi di un Neanderthal? Il Carbonio 14 fa risalire il ritrovamento a più di 40.000 anni fa; ma negli anni ‘80 il ricercatore francese Jean-Jacques Hublin e il professore marocchino Abdelouahed Ben-Ncer avanzano l’ipotesi che il teschio sia molto piùantico e appartenga a un Homo sapiens. Il settimo strato di sedimenti rivela un tesoro sbalorditivo: i resti di cinque individui distinti. La datazione a termoluminescenza ne fa risalire l’origine a 300.000 anni fa…

Presentazione a cura di Marco Peresani (Università degli Studi di Ferrara)

a seguire

L’uomo di Val Rosna di Stefano Zampini
Italia, 2024, 20’
produzione: Comune di Sovramonte e Università degli Studi di Ferrara
versione in italiano
Docu-drama che mostra alcuni momenti della vita dell’Uomo di Val Rosna, un cacciatore vissuto 14.000 anni fa nell’attuale territorio del Comune di Sovramonte (Belluno). La sepoltura di questo cacciatore è stata scoperta negli anni ’80 da Aldo Villabruna e studiata dal professor Alberto Broglio dell’Università degli Studi di Ferrara. Caccia, vita di comunità, cure dentali e un rito funebre sono i momenti di vita messi in scena. Un film di Stefano Zampini con la fotografia di Daniele Simoncelli, la supervisione scientifica di Marco Peresani e le musiche originali di Duck Chagall (Francesco Ambrosini).

Appuntamenti dedicati ai più piccoli
con il coordinamento di Deborah Arbulla, conservatrice paleontologa del Museo Civico di Storia Naturale

Venerdì 29 e sabato 30 novembre 2024

ore 17.00
I primitivi – Tutta un’altra preistoria di Nick Park
GB, 2018, 81’
film di animazione per bambini 6+
All’alba dei tempi, tra creature preistoriche e natura incontaminata, la vita è perfetta per il primitivo Dag e per la sua adorabile e bizzarra tribù. La tranquillità dell’età della Pietra viene però travolta dall’arrivo della potente età del Bronzo, che costringe tutti ad abbandonare la propria casa. Lo scontro tra civiltà prende la forma di un’epica sfida in un gioco di cui fino a quel momento Dag non aveva mai sentito parlare, a differenza dei suoi nemici, già maestri in campo grazie a Dribblo. Contro qualsiasi probabilità di vittoria e schierandosi contro il parere del prudente e saggio Barbo, Dag insegnerà a Grullo, Gordo e agli altri imbranati cavernicoli come giocare… a calcio!

Sabato 30 novembre 2024
ore 10.00 – 13.00
Laboratorio calchi
a cura del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste
Elide Giovannini, Elizabeth Piselli e Ingrid Zivic

Domenica 1 dicembre 2024
ore 10.00 – 13.00
Laboratorio calchi
a cura del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste
Elide Giovannini, Elizabeth Piselli e Ingrid Zivic

+

Visita guidata alle sale dei dinosauri Antonio e Bruno
a cura di Kevin Milocco, geologo e docente

Attività gratuite con prenotazione obbligatoria scrivendo a newsmuseiscientifici@comune.trieste.it entro il 29.11.2024, ore 12.00

Palæomovies Film Fest 2024 – Cinema documentario sulla preistoria dell’umanità – VI edizione

27 novembre
29 30 novembre
1 dicembre 2024

Museo Civico di Storia Naturale di Trieste

Promosso da
Comune di Trieste
Museo Civico di Storia naturale di Trieste
Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia

con il supporto di
Società per la Preistoria e la Protostoria della Regione Friuli Venezia Giulia OdV
La Cappella Underground

con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili

Museo Civico di Storia Naturale
via dei Tominz, 4 – Trieste

Come arrivare:
Autobus linea 18 > Fermata Musei via Cumano 22
Autobus linee n. 11, 22 > Fermata via Revoltella 83

museostorianaturaletrieste.it

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