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Pasolini e l’Adriatico: 4 giorni di letteratura e cinema a Muggia

In occasione della chiusura della mostra Pier Paolo Pasolini e l’Adriatico: San Bartolomeo, l’ultima spiaggia italiana”, a cura del prof. Massimo De Grassi e visitabile fino a domenica 18 settembre presso la Sala Comunale d’Arte “Giuseppe Negrisin” (martedì-venerdì 17-19, sabato 10-12 e 17-19, domenica 10-12), vengono proposte quattro giornate di approfondimento per indagare il rapporto fra Pasolini e l’Adriatico attraverso il cinema e la letteratura.

Si parte giovedì 15 settembre alle 18 alla Biblioteca Comunale “Edoardo Guglia con la conferenza “Pasolini e la modernità” della prof.ssa Sergia Adamo realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste, e si prosegue venerdì 16 settembre alle 17 al Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” con la proiezione di “L’isola di Medea” alla presenza del regista Sergio Naitza. Il documentario, coprodotto da Karel con Lagunamovies e il produttore associato Erich Jost, esplora il rapporto speciale nato nell’estate del 1969 durante la lavorazione del film “Medea” tra il regista Pier Paolo Pasolini e la protagonista Maria Callas, un legame profondo che li unì soprattutto durante le riprese del film nel set dell’isola di Grado e della laguna: un luogo dove Pasolini trovava le sue radici friulane e dove amava ritirarsi per scrivere e pensare e nel quale portò spesso anche la Callas. Il documentario intreccia le voci degli attori Ninetto Davoli e Piera Degli Esposti, della scrittrice Dacia Maraini, del Premio Oscar Dante Ferretti, dei costumisti Piero Tosi e Gabriella Pescucci, di Nadia Stancioff assistente personale di Maria Callas, del direttore di produzione Fernando Franchi, dell’ex atleta Giuseppe Gentile, della giornalista Alessandra Zigaina e dello storico del cinema Roberto Chiesi.

Le proiezioni a ingresso libero, realizzate in collaborazione con La Cappella Underground di Trieste, proseguono sabato 17 settembre alle 17 con “Medea” del 1969 e domenica 18 settembre, sempre alle 17, con “Comizi d’amore” del 1965.

I quattro giorni di approfondimento sull’opera di Pasolini fra cinema e letteratura si inseriscono nel progetto “Pasolini, il viaggio magico nell’Adriatico, fra immagini, cinema, arte e letteratura”, promosso dal Comune di Monfalcone in collaborazione con i Comuni di Aquileia, Duino Aurisina, Grado e Muggia in occasione della ricorrenza dei 100 anni della nascita di Pasolini, che illustra la poliedrica capacità dell’autore di produrre interazioni con il sostrato culturale del territorio della nostra regione.

Interazioni che hanno generato poesie, scritti occasionali, un romanzo e uno dei suoi capolavori cinematografici, “Medea”, per conoscere l’uomo e la sua personalità tanto ricca e complessa.

Una serie di iniziative espositive, occasioni di incontro e approfondimenti cinematografici e non solo per indagare le tematiche e il profondo rapporto di Pier Paolo Pasolini con il nostro mare Adriatico.

LETTERATURA
Biblioteca Comunale “Edoardo Guglia”, via Roma 10
giovedì 15 settembre, ore 18
“Pasolini e la modernità” di Sergia Adamo
conferenza in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste

CINEMA
Teatro Comunale “Giuseppe Verdi”, via San Giovanni 4
venerdì 16 settembre, ore 17
“L’isola di Medea”, 2016, 86’
sarà presente il regista Sergio Naitza
sabato 17 settembre, ore 17
“Medea”, 1969, 110’
domenica 18 settembre, ore 17
“Comizi d’amore”, 1965, 89’
proiezioni in collaborazione con La Cappella Underground di Trieste

ARTE
Sala Comunale d’Arte “Giuseppe Negrisin”, piazza Marconi 1
dal 3 al 18 settembre 2022

“Pier Paolo Pasolini e l’Adriatico: San Bartolomeo, l’ultima spiaggia italiana”

La descrizione della spiaggia di San Bartolomeo a Muggia chiudeva nel settembre del 1959 il reportage sulle coste italiane firmato da Pasolini e apparso a puntate sulle pagine della rivista “Successo”, corredato dalle fotografie di Paolo di Paolo: un testo che inevitabilmente sarà il punto di partenza della mostra, dedicata al mare e alla spiaggia visti come strumenti narrativi e simbolici, oltre che come testimoni della contemporaneità. Nelle pagine di quello scritto Pasolini forniva infatti un’interpretazione ben diversa dell’ambiente marino, non più visto come culla mitica della civiltà, ma come efficace rappresentazione di quella modernità che stava cercando di leggere e interpretare, oltre a misurarne l’impatto sulla società attraverso documentari come Comizi d’amore, uscito nel 1965.

da martedì a venerdì dalle 17 alle 19
sabato 10-12 e 17-19, domenica e festivi 10-12

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