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Questa non è fantascienza

Scienziate e scienziati insieme ai più bei titoli della fantascienza di tutti i tempi arrivano a scuola con la 23ma edizione del Trieste Science+Fiction Festival

Il nuovo format si ispira al ciclo di incontri Mondofuturo e insieme all’Education Program del festival unisce la visione di film al dialogo con scienziati per esplorare le nuove frontiere della ricerca spaziale e dell’ingegneria genetica e riflettere sulle sfide innescate dall’intelligenza artificiale e dal cambiamento climatico

Il Trieste Science+Fiction Festival, che nella sua 23ma edizione si svolgerà dal 27 ottobre all’1 novembre, propone a partire da settembre alle scuole della città “Questa non è fantascienza”: un nuovo format che si ispira al ciclo di incontri fanta+scientifici “Mondofuturo” e insieme all’Education Program del festival invita studenti e studentesse delle secondarie di II grado a riflettere su temi di attualità scientifica – dalla crisi climatica all’esplorazione dello spazio, dalle nuove frontiere dell’ingegneria genetica alla rivoluzione dell’intelligenza artificiale – attraverso la visione di un film e il dialogo con scienziati e scienziate dei centri di ricerca della città.

Si tratta di un’occasione unica in regione (e non solo) per esplorare dentro e fuori lo schermo il cortocircuito tra fiction e realtà e indagare come scienza e fantascienza si ispirino e influenzino a vicenda. La fantascienza infatti è uno specchio della realtà che ci offre una bussola per orientarci tra i cambiamenti e le sfide della nostra società.

Questa non è fantascienza” propone incontri della durata media di 3 ore dedicati ai seguenti temi: geneticaspaziorobotica&intelligenza artificialeclima&ambiente. La durata di ciascun incontro può variare a seconda della durata del film. Il format prevede la visione di un film e a seguire il dialogo con un/a scienziato/a.

Gli incontri saranno coordinati e condotti dalla giornalista scientifica Simona Regina, curatrice del programma “Mondofuturo”, insieme con il team dell’Education Program del festival, Marco Catenacci e Manuela Morana, e si svolgeranno a scuola.

I docenti interessati potranno inviare un’e-mail a educazione@lacappellaunderground.org per conoscere tutti i dettagli (film e scienziati che parteciperanno al dibattito) e per programmare l’evento a partire dal prossimo anno scolastico.

QUESTA NON è FANTASCIENZA

FORMAT: CINEMA + SCIENZA 

(incontri fanta+scientifici con visione di un film e dialogo con un/a scienziato/a)

DURATA: 3 ORE 

(variabile a seconda della durata del film)

A CURA DI: TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL

(Simona Regina, Mondofuturo, Marco Catenacci e Manuela Morana, Education Program)

QUANDO: SETTEMBRE/OTTOBRE 2023

(A partire dal nuovo anno scolastico)

DOVE: A SCUOLA

L’equipaggio del Trieste Science+Fiction Festival vi invita ad allacciare le cinture e a unirvi al viaggio, perché “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.

Questa non è fantascienza” è un’attività che si inserisce nella più ampia proposta curata annualmente dall’Education Program del Trieste Science+Fiction Festival destinata a bambini, ragazzi e famiglie per offrire occasioni di conoscenza e crescita attraverso visioni e laboratori dedicati al fantastico e alla fantascienza. Ed è un’ulteriore occasione per valorizzare la collaborazione tra il festival della fantascienza e le realtà scientifiche che fanno di Trieste la “città della scienza”.

Tra robot, viaggi spaziali, epidemie e altre catastrofi, la fiction rispecchia l’evoluzione delle nostre conoscenze in campo scientifico ma anche la percezione pubblica della scienza: si pensi ai timori per i rischi legati alla perdita di controllo nel manipolare il DNA che hanno segnato l’immaginario collettivo fin dagli albori della biologia moderna ispirando anche film di successo (Io sono leggenda, L’alba del pianeta delle scimmie, Gattaca…).

Ma la fiction è anche uno straordinario laboratorio di creatività capace di anticipare il futuro: proiettandoci in mondi futuribili e ipertecnologici, non solo ispira scoperte e invenzioni, ma ci pone anche di fronte alla miopia di alcune scelte scellerate compiute dall’umanità. Si pensi per esempio agli scenari distopici legati all’inquinamento e al riscaldamento globale causati dalle attività umane.

Supportati dalle proiezioni cinematografiche di film classici e contemporanei, scienziati e scienziate dei centri di ricerca già partner di “Mondofuturo” illustreranno la loro attività, i traguardi raggiunti e le sfide aperte nel campo delle biotecnologie, dell’esplorazione spaziale e delle missioni di difesa planetaria, della lotta al cambiamento climatico e dell’intelligenza artificiale. 

Studenti e studentesse saranno così coinvolti in un avvincente percorso di esplorazione delle meraviglie del possibile, “per seguir virtute e canoscenza”.

GENETICA. Oggi grazie alla tecnologia CRISPR (la più grande scoperta del secolo nel campo delle biotecnologie) riscrivere il genoma degli organismi viventi non è più materia da romanzo di fantascienza. La tecnologia inventata da Jennifer Doudna ed Emmanuelle Charpentier consente infatti di tagliare e cucire il DNA, riscriverlo e modificarlo con estrema precisione. Ma riusciremo davvero a “riportare in vita” animali estinti, come fa il dottor John Hammond con i dinosauri in Jurassic Park? E siamo pronti a usare l’editing genetico per progettare piacimento gli esseri umani? Lo saremo forse nel 2032, a cento anni dall’uscita del romanzo distopico di Aldous Huxley, Il mondo nuovo? O nel 2053, nel centesimo anniversario della scoperta della doppia elica? O più probabilmente nel 2100, quando sarà trascorso un secolo dal sequenziamento del genoma umano?

SPAZIO. L’idea che l’umanità possa viaggiare abitualmente nello spazio o addirittura trasferirsi in pianta stabile su altri mondi è un vecchio pallino della fantascienza. Ma a che punto siamo con l’esplorazione umana? Dal ritorno sulla Luna alla conquista di Marte: quali sfide umane e tecnologiche dobbiamo vincere per affrontare viaggi planetari? Perché lo spazio è un luogo ostile? E se un asteroide fosse in rotta di collisione con la Terra, saremmo in grado di evitare l’Armageddon?

ROBOTICA & INTELLIGENZA ARTIFICIALE. Creare un altro da sé è un mito che da sempre ha innescato sfide tecnologiche e dibattiti etici e filosofici: dal Golem di Praga al Frankenstein di Mary Shelley, fino ai replicanti di Blade Runner. Oggi, che i robot sono nostri compagni di viaggio – li troviamo nelle nostre case, nelle fabbriche, nelle sale operatorie, li spediamo in missione nello spazio… – come sta evolvendo la nostra convivenza con gli agenti artificiali “intelligenti”, siano essi incarnati in un corpo che richiama l’aspetto umano oppure in un computer?

CLIMA & AMBIENTE. Dalle visioni apocalittiche di The Day After Tomorrow al crollo del ghiacciaio della Marmolada: perché i ghiacciai sono sentinelle del clima che cambia e la loro fusione un segnale dell’accelerato cambiamento climatico in corso? Temperature in aumento, innalzamento del livello del mare, eventi meteorologici estremi sempre più frequenti: questo non è il bollettino di un film di fantascienza ma la realtà. Il nostro pianeta ha infatti la febbre. Cosa possiamo fare per abbassarla?

Trieste Science+Fiction Festival

www.sciencefictionfestival.org

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