Sentieri Underground 41
Stampa libera(?)
Sentieri Underground #41
Una delle più grosse contraddizione della democrazia è la libertà di stampa, che se da un lato cerca di costituirsi argine ai poteri dittatoriali dilaganti dando voce a chi combatte per reclamare la libertà, dall’altro, permettendo a chiunque di pubblicare qualsiasi cosa, favorisce il proliferare di abusi intollerabili, la creazione di falsi storici ed in soldoni, l’intorpidimento delle acque.
Stampa libera(?) è un sentiero underground diviso in due parti: la prima incentrata sulla rappresentazione dell’industria dell’informazione nel cinema italiano, mentre la seconda esonda dai confini geografici nazionali.
L’informazione, declinata attraverso i vari media, è anche una componente essenziale dell’industria dell’intrattenimento, per cui a fianco di reporter di guerra, cronisti di nera e giornalisti investigativi, troviamo paparazzi o altre creature incredibili, che nonostante l’apparenza inoffensiva, partecipano a plasmare menti, idee e la nostra visione del mondo.
Il nostro sentiero sbuca dal dopoguerra con un agrodolce Alberto Sordi; attraversa il boom economico accompagnato da un cronista mondano negli anni Sessanta di Fellini; si immerge nel clima politico al vetriolo degli anni Settanta; segue i passi decisi di giornalisti e reporter che hanno consacrato la propria vita alla ricerca della verità; si conclude con un corpo estraneo, un documentario di produzione estera ma incentrato su una figura emblematica della scena (non solo) politica italiana.
Potere e informazione si fondono in un nodo gordiano che il nostro cinema ha rappresentato, esibendo sfumature e contorni sbiaditi di una morale e una deontologia professionale che troppo spesso ha finito per asservirsi al più forte o alla convenienza. Ma attraverso il cinema italiano si sono anche celebrati donne e uomini che hanno lottato affinché chinare il capo non sia una pratica comune.
I film
La dolce vita – D1568
di Federico Fellini, Italia, 1960, 173’
Una vita difficile – P1948
di Dino Risi, Italia, 1961, 118’
Sbatti il mostro il prima pagina – D4002
di Marco Bellocchio, Italia, 1972, 93’
Professione reporter – P0203
di Michelangelo Antonioni, Italia, 1975, 126’
I cento passi – D3439
di Marco Tullio Giordana, Italia, 2000, 114’
Signore e signori, buonanotte – D4003
di Luigi Comencini, Nanni Loy, Luigi Magni, Mario Monicelli, Ettore Scola, Italia, 1976, 118’
Tre colonne in cronaca – D4004
di Carlo Vanzina, Italia, 1990, 100’
Ilaria Alpi – Il più crudele dei giorni – D4005
di Ferdinando Vicentini Orgnani, Italia, 2003, 100’
La giusta distanza – P2301
di Carlo Mazzacurati, Italia, 2007, 106’
Fortapasc – D4006
di Marco Risi, Italia, 2008, 108’
Videocracy – Basta apparire – D1727
di Erik Gandini, Svezia-Danimarca-Finlandia-Regno Unito, 2009, 85’