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Sacro e profano

Sentieri Underground #66
Sacro e profano

“Le prostitute nel cinema italiano sono molto più che semplici martiri “sgualdrine dal cuore d’oro”. Questa figura ci porta al cuore di molte contraddizioni ideologiche nel cinema e nella società italiane del dopoguerra: la rimozione della vergogna e della colpa postbelliche, le paure della contaminazione razziale, la preoccupazione per le forme eterodosse di desiderio e di comportamento maschile.”

Danielle Hipkins, docente all’università di Exeter, Italy’s Other Women.
Gender and Prostitution in Italian Cinema

Cinema e prostituzione: dalla traballante umanità del dopoguerra italiano alla realtà più vicina a noi, quella che non contempla la fiducia nel prossimo ed è spietatamente improntata alla spersonalizzazione e al consumo, non manca mai di far capolino il tema della prostituzione. Un modo per raccontare uomini e donne alle prese coi propri desideri e le proprie ambizioni inappagate o semplicemente non conformi. Incontri non solo di corpi ma di esseri umani e società. Una nostra proposta di esplorazione in tre itinerari sotto-tematici.

Novecento nell’Italia del dopoguerra

Campane a Martello di Luigi Zampa, 1949 → D2129
Agostina, una cameriera costretta dagli eventi a diventare prostituta, manda i suoi risparmi al parroco del suo paese perchè glieli conservi. Quando torna per riprendersi il denaro, la ragazza scopre che il vecchio parroco è morto. E il nuovo, Don Andrea, non sapendo a quale uso era destinata quella somma, l’ha usata per fondare un orfanotrofio.

L’oro di Napoli (ep: Teresa) diVittorio De Sica, 1954 → P0042
Sei piccole storie ambientate nel ventre di Napoli, tra i quartieri popolari e palazzi alto borghesi: un uomo di famiglia si ribella a un guappo (Totò); una pizzaiola (Sophia Loren) perde l’anello di fidanzamento; il funerale di un bambino; un nobile decaduto (Vittorio De Sica) gioca a scopa con un ragazzino; un ricco e bel giovane sposa una prostituta (Silvana Mangano); un “professore” vende pillole di saggezza (Eduardo de Filippo).

La spiaggia di Alberto Lattuada, 1954 → D4953
Anna Maria, una giovane donna che vive in una “casa chiusa”, si prende una vacanza per condurre al mare la propria bimba, Caterina. Le circostanze la obbligano a prendere alloggio in un albergo di lusso, frequentato dalla ricca borghesia: ella si spaccia per vedova e il suo contegno serio e dignitoso le concilia le generali simpatie. Tutto va bene fino al giorno in cui nell’albergo prende alloggio un tale che conosce Anna Maria e sa quale sia la sua vera condizione.

Le notti di Cabiria di Federico Fellini, 1957 → P3277+P0048
Una piccola prostituta delle borgate romane, Cabiria (Giulietta Masina), viene derubata da un cliente. È l’inizio di una serie di peregrinazioni, tra ville di divi ed eventi sacri. La sua purezza nel donarsi agli altri la rende un personaggio generoso e vulcanico ma anche molto vulnerabile, esposta agli sgambetti più disparati da parte del mondo esterno.

Nella città l’inferno di Renato Castellani, 1959 → D4952
Tratto da un romanzo-verità, Via delle Mantellate di Isa Mari, e basato su un’attenta documentazione della sceneggiatrice Suso Cecchi d’Amico, questo film costituisce una parentesi di crudo realismo nell’opera di Castellani, alle prese con una galleria di personaggi femminili in un carcere romano

Adua e le compagne di Antonio Pietrangeli, 1960 → D4662
20 settembre 1958: la legge Merlin impone la chiusura delle case di tolleranza. Quattro ex prostitute (Simone Signoret, Sandra Milo, Emmanuelle Riva, Gina Rovere) aprono una trattoria con l’aiuto di Ercoli (Claudio Gora), losco figuro che ha intenzione di far riprendere loro, clandestinamente, l’antica professione.

Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini, 1962 → P463
Dopo molti anni passati a prostituirsi, Mamma Roma (Anna Magnani) recupera Ettore (Ettore Garofolo), il figlio adolescente, e tenta di costruirsi una nuova vita nella periferia romana. Ma le turbolenze del ragazzo e il passato che torna a bussare alla porta faranno naufragare il progetto.

Dagli anni della contestazione ai giorni nostri

Film d’amore e d’anarchia – Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza” di Lina Wertmuller, 1973 → D1069
Anni Trenta. Antonio Soffiantini detto Tunin (Giancarlo Giannini) arriva a Roma per uccidere Benito Mussolini, allo scopo di vendicare la morte di un amico. Ad aiutarlo nell’operazione, la prostituta Salomè (Mariangela Melato), ma la passione fulminea per Tripolina (Lina Polito) complicherà gli eventi.

Storie di vita e malavita di Carlo Lizzani, 1975 → D1056
Sullo sfondo di una grande metropoli del nord Italia, si seguono le vicende di alcune ragazze finite nel giro della prostituzione, da strada o dall’alto bordo. Irretite con la promessa di facili guadagni da individui loschi o a causa di conflitti familiari che le spingono a cercare una vita diversa, le giovani si vendono indifferentemente a uomini e donne: ma per tutte in fondo al cammino, non ci può essere che la disperazione e spesso, la morte.

Le occasioni di Rosa di Salvatore Piscicelli, 1981 → P1756
Rosa, una ragazza napoletana di vent’anni, abbandona la fabbrica per prostituirsi con il consenso del suo ragazzo, Tonino, coinvolto in piccole attività illegali. Tonino ha una relazione con Gino, un commerciante omosessuale quarantenne, che propone al giovane un lavoro pulito. In questo modo Tonino potrebbe sposare Rosa e dare a Gino, per interposta persona, ciò che ha sempre desiderato, ovvero un figlio.

I buchi neri di Pappi Corsicato, 1995 → D4954
Il giovane Adamo torna dopo molti anni nel paese natale, situato sulla costa campana: sua madre, che non vedeva da tempo, è appena morta, ma a lui non importa. Dopo aver ottenuto un lavoro nella piccola impresa di trasporti di Adelmo, un amico di infanzia, Adamo conosce Angela, una prostituta e la salva dalle molestie di un cliente. La donna si innamora del suo salvatore, ma Adamo non è altro che un voyeur impenitente

Vesna va veloce di Carlo Mazzacurati, 1996 → P2651
Giunta a Rimini a bordo di un autobus turistico, la giovane cecoslovacca Vesna (Tereza Grygarová) si scontra con la dura realtà e la necessità di guadagnare denaro. Costretta a prostituirsi, intreccia un rapporto con Antonio (Antonio Albanese), un cliente che ha perso la testa per lei. Dopo l’idillio iniziale la gelosia dell’uomo rovina tutto.

La sconosciuta di Giuseppe Tornatore, 2006 → D3554
Una metropoli italiana, oggi, Irena è una donna arrivata da qualche anno dall’Ucraina. Alle sue spalle ha un viaggio lungo e terribile e poi, in Italia, l’incontro con uomini senza scrupoli che si sono approfittati di lei, della sua ingenuità, della sua giovinezza. Malgrado sia passato tanto tempo, Irena non riesce ancora a dimenticare le tante umiliazioni e violenze subite. Ha un solo ricordo dolce, quello di un amore intenso che però ha perduto.

Più buio di mezzanotte di Sebastiano Riso, 2014 → D1507
Il 14enne Davide non è come i suoi coetanei maschi; qualcosa, nel suo aspetto, lo fa somigliare più a una ragazza. Dopo essere scappato di casa, per istinto o forse per destino, il ragazzo decide di rifugiarsi nel più grande parco di Catania, Villa Bellini, un luogo popolato di emarginati, un mondo a parte che il resto della città fa finta di non vedere. Qui, Davide entra in contatto con La Rettore e il suo gruppo di amici che, come lui, sono scappati dalle rispettive famiglie e vivono di prostituzione e piccoli furti.

Storie di uomini

Un uomo da marciapiede di John Schlesinger, 1969 → P1108
Joe Buck, un giovane texano, giunge a New York ingenuamente convinto di fare fortuna con le danarose signore di Park Avenue, grazie alle proprie doti fisiche. Dopo alcuni squallidi incontri sentimentali, il giovane si imbatte in Rizzo, un povero storpio ridotto a vivere di espedienti. Sentendo Joe vantarsi spavaldamente della propria virilità, Rizzo coglie l’occasione per truffarlo, chiedendogli venti dollari per fargli da “manager”.

Querelle de Brest di Rainer Werner Fassbinder, 1982 → D1082
La nave Vengeur attracca al porto di Brest. A bordo è imbarcato il marinaio Querelle (Brad Davis), sotto la guida del Capitano Seblon (Franco Nero), che di Querelle è innamorato. Il porto della città ha dei bassifondi particolarmente movimentati e variopinti nei quali bazzica un’umanità d’ogni tipo, tra promiscuità sessuale e pochi di buono in azione.

Niente baci sulla bocca di André Téchiné, 1991 → D0126
Dal paesello natìo abbarbicato sui Pirenei, Pierre arriva a Parigi pieno di sogni. Il suo desiderio è quello di fare l’attore, ma ben presto finisce sui marciapiedi. Dopo essersi rifiutato di farsi mantenere da un ricco omosessuale, si innamora di una “collega” il cui protettore gli fa passare un brutto quarto d’ora. Solo sotto le armi Pierre può sperare in una nuova vita.

Belli e dannati di Gus Van Sant, 1991 → D0588
Mike e Scott sono due ragazzi di strada. Mike, di estrazione sociale inferiore, soffre di narcolessia. Scott, di famiglia borghese perbene, prima accompagna Mike in un’infruttuosa ricerca della madre; poi rientra nei ranghi abbandonando l’amico.

Hustler White di Bruce LaBruce, 2006 → D2107
Montgomery Ward è l’oggetto del desiderio del giornalista Jurgen Anger. Con il pretesto di voler raccogliere testimonianze dirette per un libro sulla vita dei ragazzi di strada, Anger comincia a seguirlo.

Il piacere è tutto mio di Sophie Hyde, 2022 → D4956
Nancy Stokes (Emma Thompson) è un’insegnante in pensione, vedova, con alle spalle un matrimonio solido e rigoroso a cui però è sempre mancato un po’ di brivido. Ormai sola, Nancy decide di cercare quello che nella vita di coppia non ha mai trovato: una soddisfacente esperienza sessuale. Si rivolge così a un’agenzia di gigolò e sceglie di incontrare Leo Grande (Daryl McCormack). Giovane e affascinante, Leo Grande sembra essere tutto quello per cui Nancy è pronta a pagare: un uomo in grado di realizzare le sue fantasie.

Gigolò per caso di John Turturro, 2013 → P2904
Fioravante è un uomo sensibile e solitario che lavora in un negozio di fiori e conduce una vita modesta e senza ambizioni. Murray è un commerciante di libri nervoso e traffichino, attratto dal guadagno facile. I due sono amici per la pelle e, per guadagnare un po’ di soldi extra, decidono di mettere su una bizzarra società: grazie alla sua capacità di capire le donne e all’abilità di attirare la loro attenzione pur non essendo un adone, Fioravante vestirà infatti i panni del gigolò col nome d’arte Virgil, mentre Murray – alias Bongo – farà il manager e gli procurerà le clienti.

Fumetto

Io le pago di Chester Brown → FUM0287
Putain de vie! Le strade della prostituzione di Muriel Douru → FUM0288

La sessualità è un argomento che divide. Personale e pubblico si affrontano lasciando a terra argomentazioni esanimi, vittime di schiermenti arrocchiati dietro posizioni ideologiche pro o contro qualcosa, tralascialascindo che quell qulcosa in realtà è un qualcuno. La morale, la religione infettano ogni discorso che può apparirci distante, fino a che non ci tocca da vicino.
Oggi internet e i social si nascondono dietro la pretesa di una ricerca di liberazione dai tabù, eppure dietro a una parvenza di scelta ci sono spesso mille forzature.
Chester Brown pone il lettore ad una certa distanza, mettendo il suo racconto biografico al centro, Muriel Douru, si fa da parte e da voce alle sue protagoniste. Quella di Brown sembra una visione maschile privilegiata, ma ci pone in crisi parlando con tranquillità di un argomento difficile; Dorou per mezzo di una visione femminile d’inchiesta ci sbatte in faccia quello che non vogliamo vedere.

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