Settimana UNESCO 2013 – I Paesaggi della Bellezza: dalla valorizzazione alla creatività
La Mediateca de La Cappella Underground, con il sostegno di ARPA FVG LaREA in occasione della Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2013 (18-24 XI) presenta
I Paesaggi della Bellezza: dalla valorizzazione alla creatività
19- 22 novembre 2013 – Trieste
“I Paesaggi della Bellezza: dalla valorizzazione alla creatività” è il titolo dell’ottava Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, in programma dal 18 al 24 novembre 2013.
Il nostro paesaggio è il capolavoro dell’interazione tra la nostra creatività – la bellezza delle nostre città, dei nostri monumenti, delle nostre tradizioni, del nostro tessuto produttivo – e il nostro ambiente. La Settimana 2013 vuole essere un’occasione non solo per promuovere la tutela e valorizzazione di questo patrimonio, ma anche per incoraggiare a creare “nuova bellezza” nell’ottica dello sviluppo sostenibile.
La stretta e fruttuosa collaborazione tra il Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia (LaREA – ARPA FVG) e il Sistema regionale delle Mediateche del Friuli Venezia Giulia, prosegue anche quest’anno con un ciclo di iniziative dedicate alla settimana UNESCO, il cui calendario completo è sul sito www.mediatecambiente.it. A Trieste, il programma è realizzato in collaborazione con La Cappella Underground e prevede tre appuntamenti, tutti ad ingresso libero.
Trashed | |
Martedì 19 novembre 2013 | 18.30 – Miela |
di Candida Brady – Gran Bretagna, 2013, col. 97′; versione originale sott. it.
L’uomo intelligente risolve i problemi. L’uomo saggio li evita”. Con questa citazione da Einstein si conclude il documentario prodotto e interpretato da Jeremy Irons e diretto da Candida Brady: Trashed. Un messaggio di speranza per un film allarmante sullo stato di salute del pianeta Terra, un atto d’accusa nei confronti della grande economia mondiale, ma anche un incitamento alla lotta per un mondo migliore. Jeremy Irons ci conduce in questo viaggio di incredulità e speranza attraverso i cinque continenti, dal Libano all’Inghilterra, dall’Asia all’America, mostrando quanto l’inquinamento dell’aria, della terra e dell’acqua stia mettendo in pericolo la salute dell’uomo, ma anche l’intera esistenza del pianeta. Un pianeta bellissimo e ordinato visto dall’alto, che però a uno sguardo più attento e ravvicinato mette in luce discariche stracolme e montagne di spazzatura, come quelle delle coste del Libano che vengono visitate con sgomento da Irons. Accompagnato dalle note di Vangelis e dalla macchina da presa attenta e audace di Candida Brady, l’attore britannico mostra immagini di vita (e morte) spaventose (l’orfanotrofio in Vietnam è agghiacciante) e si concentra anche su luoghi bellissimi comunemente considerati incontaminati come il Polo, in realtà tra i più inquinati al mondo. E anche attraverso l’incontro con scienziati ed esperti mette in luce verità inquietanti riportate in maniera puntuale e precisa. Dopo questo viaggio tra i rifiuti, Irons, comunque ottimista e fiducioso, guarda al futuro (e alla speranza) e sottintendendo ciò che potrebbe accadere se le cose non cambiassero, si concentra sui rimedi e le possibili soluzioni, come il compostaggio o l’acquisto di prodotti non imballati. Una rivoluzione essenziale e già in atto in nome di un mondo migliore.
Chasing Ice | |
Martedì 19 novembre 2013 | 18.30 – Miela |
di Jeff Orlowski – Stati Uniti, 2012 col. 75′; versione originale sott. it.
Nella primavera del 2005, il celebre fotografo James Balog si diresse verso l’Artico per portare a termine un incarico commissionatogli dal National Geographic: catturare immagini che potessero aiutare a capire meglio il cambiamento climatico della Terra. Pur avendo una formazione scientifica, Balog si era sempre mostrato scettico sulla tesi del cambiamento climatico. Ma quel primo viaggio a Nord gli ha aprì gli occhi e lo convinse a intraprendere una sfida che avrebbe potuto mettere a rischio la sua carriera e la sua stessa salute. A pochi mesi da quel primo viaggio in Islanda, il fotografo organizzò la più dura spedizione della sua vita: La ‘Extreme Ice Survey’. Alla guida di un gruppo di giovani coraggiosi, iniziò a raccogliere le immagini che (grazie ad un rivoluzionario time-lapse) avrebbero testimoniato lo scioglimento dei ghiacci e il cambiamento climatico in corso.
Mentre il dibattito divideva l’America, Balog si trovò allo stremo della sua forze, a tu per tu con la possibilità di morire. Sapendo inoltre che ci sarebbero voluti anni perché riuscisse a vedere i frutti del suo lavoro: una serie di video che avrebbero sintetizzato in pochi secondi anni di sacrificio, e testimoniato la scomparsa dei ghiacciai ad un ritmo davvero mozzafiato.
God Save the Green | |
Giovedì 21 novembre 2013 | 20.30 – Fabbri |
di Michele Mellara e Alessandro Rossi – Italia, 2012, col. 75′ v.o. ita/ing/spa s/t italiano
Dal 2007 la maggior parte delle persone che popolano il nostro mondo, per la prima volta nella storia, vive nelle periferie delle città e non più nelle campagne. Una trasformazione antropologica si sta compiendo a livello globale: l’uomo, da pastore e agricoltore che era, si è trasformato in cittadino. Eppure nelle ferite delle metropoli, tra i grattacieli brillanti di cristallo, negli slum fatiscenti delle megalopoli, riemerge prepotente il bisogno degli uomini di immergere le mani nelle zolle di terra. Quell’essere agricoltori, quel bisogno costitutivo della nostra specie, in ogni cultura, di lavorare la terra, riaffiora scardinando ritmi e obblighi del vivere urbano. La narrazione sviluppa un mosaico di storie: l’ultimo giardino in uno dei più popolati quartieri di Casablaca in Marocco, le coltivazioni idroponiche gestite da un gruppo di donne a Teresina in Brasile, gli orti comunitari a Berlino, le coltivazioni all’interno di sacchi nella bidonville di Nairobi in Kenya e infine i giardini pensili a Torino e Bologna. Si compone così l’affresco di un mondo che, attraverso il verde urbano, ha ridefinito la propria esistenza, in una travolgente e globale risposta politica e culturale al declino e alle storture del modello consumistico.
alla presenza dei registi, Michele Mellara e Alessandro Rossi, Paolo Fedrigo (ARPA FVG LaREA), Simonetta Dalla Gassa (volontaria a Korogocho – Nairobi), Marco Valecic (esperto di agricoltura)
Mediatecambente.it è uno spazio online che raccoglie progetti, sperimentazioni e novità che riguardano l’educazione ambientale attraverso l’audiovisivo. È un progetto promosso dal Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale (LaREA) dell’ARPA FVG in collaborazione con il Sistema Regionale delle Mediateche del Friuli Venezia Giulia. Nel sito sono descritti i progetti svolti negli ultimi cinque anni, i progetti in corso e una sezione sulla didattica all’audiovisivo, frutto dell’attività di produzione audiovisiva, che comprende laboratori per la produzione di spot rivolti a scuole e università, attività d’inchiesta sul territorio attraverso video interviste in città sul tema della raccolta differenziata, una documentazione video nei principali impianti di trattamento rifiuti presenti sul territorio regionale, e un archivio con tutti i film selezionati in questi anni e disponibili nelle mediateche.
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